Descrizione
La Bianca Modenese
Cenni Storici
Le prime testimonianze relative alla Bianca Modenese risalgono alla prima metà del XIX secolo: l’allevamento di questa razza – insieme alla Rossa Reggiana – è da subito strettamente collegato alla produzione del Parmigiano Reggiano.
Il Caseificio Rosola è orgoglioso di essere in prima linea per quanto riguarda il recupero e la valorizzazione di questa razza: lasciare estinguere la Bianca equivarrebbe a perdere un elemento non trascurabile della nostra cultura, della nostra storia. E rinunciare per sempre a una materia prima di indiscutibile qualità.
Negli anni Duemila
La Provincia di Modena – con la collaborazione del Movimento Slow Food e dell’Associazione Provinciale Allevatori – promuove un importante progetto di tutela per la biodiversità animale, che interessa da vicino la Bianca Modenese.
Il 4 aprile 2005 abbiamo la prima forma di Parmigiano Reggiano ricavata interamente da latte di Bianca, e supera tutti i controlli qualitativi con risultati eccellenti. Nel 2006 il Movimento Slow Food sceglie di istituire uno dei suoi Presidi a tutela della razza – e non solo di un prodotto in particolare.
Consorzio e Disciplinare
Poco dopo, gli allevatori di Bianca Modenese – Caseificio Rosola in testa – scelgono di riunirsi nel Consorzio Valorizzazione Bovini Razza Bianca Modenese, con l’intento principale di avviare una filiera corta che garantisca qualità, e costi parimenti onesti per produttori e consumatori.
Il Disciplinare prevede che l’alimentazione delle bovine sia costituita esclusivamente da prodotti naturali, privi di OGM. Non sono inoltre consentiti insilati, foraggi e alimenti per la cui conservazione sia prevista una variazione del PH. Non è ammessa la tecnica di alimentazione unifeed. Sono previste integrazioni con sali minerali e vitamine, solo previa prescrizione veterinaria.